martedì 10 maggio 2011

NOVITA' IN LIBRERIA

"L'ottavo passo"
di Lawrence Block
Sellerio editore

Recensione:
Jack Ellery era arrivato all’Ottavo Passo ed è stato ucciso. Due colpi, con il colpo finale sparato in bocca, più che altro uno sfregio, a canna della pistola infilata tra i denti, forse un messaggio: non parlerai! L’Ottavo Passo è uno degli ultimi sulla via della redenzione degli Alcolisti Anonimi. Si fa l’elenco di tutte le persone a cui s’è nociuto. Il Nono è quello del perdono, si chiede loro personalmente scusa del male fatto. Matt Scudder aveva conosciuto Jack da bambino, nel Bronx. «Da ragazzi insieme. Uno va a male, l’altro finisce con gli sbirri», come nei film di gangster dell’età d’oro. Adulti e logorati dagli anni, s’erano ritrovati, increduli, faccia a faccia tra gli Alcolisti Anonimi, ma su gradini diversi: Matt agli inizi, Jack quasi fuori. S’erano aperti l’un l’altro, Jack raccontando la sua carriera di piccolo criminale finito a cercare il coraggio in un fondo di bottiglia, e Matt riferendo dell’abisso alcolico che aveva inghiottito la sua carriera nel corpo di polizia e lo aveva ridotto a lavori privati da detective senza licenza. Per questo adesso Matt, spinto dal supervisore di Jack, accetta di indagare sull’omicidio dell’amico ritrovato. E allo scopo comincia a scrutare nella lista dell’Ottavo Passo, per scoprire, chissà, collegata a un nome, una storia che fornisca un movente credibile. Nella lista non c’è niente di decisivo. Invece, quel rivangare ha smosso qualcosa: spuntano nuovi appunti, altri cadaveri, sottovalutati indizi che Scudder legge e interpreta con quel talento di segugio stanco. E alla fine, con la verità l’ex poliziotto scenderà a patti, mostrandosi per ciò che è: l’ultimo melanconico detective della hard-boiled school. «Vero erede della tradizione dell’hard-boiled americano», è la definizione che Gianrico Carofiglio dà di Lawrence Block, scrittore dalla decisa personalità narrativa, vincitore di tutti i premi del genere, capricciosamente meno noto del suo merito in Italia, che ha creato Matthew Scudder nel 1976, come protagonista di una lunga serie.

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